Giovedì 2 febbraio, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la Presentazione al Tempio di Gesù, l’Arcivescovo ha festeggiato la Vita consacrata insieme ai religiosi e alle religiose della Diocesi, presso la chiesa del Convento dei Padri Cappuccini di Spoleto. Presenti da tutte le congregazioni maschili e femminili, eremiti e appartenenti all’Ordo Virginum. Più volte, durante la celebrazione, l’Arcivescovo ha ringraziato i consacrati «per la dedizione e soprattutto la testimonianza, che rendono feconda la nostra Chiesa diocesana».

«Celebrare la Presentazione al Tempio di Gesù vuol dire in qualche modo presentare anche noi – Così ha detto mons. Boccardo nell’omelia – Qual è il dono più prezioso, il tesoro che noi presentiamo?  Sicuramente la nostra vocazione. È la nostra vita spesa a imitazione di Gesù, che si fa gratuità e dono e non possesso ed egoismo...

Questo credo voglia dire “prendere la croce” e seguirlo: una vita spesa nella mediocrità è triste; una vita vissuta in santità è piena e gioiosa, che non vuol dire facile ma densa, capace di donare serenità e di far superare anche tante difficoltà». E ancora: «Siamo qui oggi per domandare al Signore di rinnovare questo nostro tesoro spesso ‘impolverato’ dal tempo, in maniera che possiamo vivere in pienezza la risposta al Suo amore che è la Sua chiamata».

L’occasione è stata propizia per rinnovare la preghiera per il dono di nuove vocazioni.