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ORARIO SS. MESSE

SOLARE
  Feriale:  7.00-17.00
Festivo: 8.00-10.00-11.30
 16.00-18.00
 
  LEGALE
  Feriale: 7.00-18.00
Festivo: 8.00-10.00-11.30
 17.00-19.00

LA PREGHIERA DI GESÚ: IL PADRE NOSTRO

a cura dell’Archidiocesi Spoleto-Norcia in collaborazione con Festival di Spoleto 60

Programma

 
sabato 1 luglio ore 17.00
Padre nostro che sei nei cieli
Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze
 
domenica 2 luglio ore 17.00
Sia santificato il tuo nome
Suor Roberta Vinerba, Docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose - Assisi
 
venerdì 7 luglio ore 17.00
Venga il tuo regno
Dom Donato Ogliari, osb, Abate di Montecassino
 
sabato 8 luglio ore 17.00
Sia fatta la tua volontà
Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
 
domenica 9 luglio ore 17.00
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Prof. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di S. Egidio - Roma
 
venerdì 14 luglio ore 17.00
Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
P. Ermes Maria Ronchi, sm, Docente alla Pontificia Facoltà Teologica "Marianum" - Roma
 
sabato 15 luglio ore 17.00
Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male
Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia
 
 
È ormai tradizione che il Festival di Spoleto proponga nel suo programma un ciclo di "Prediche" che, grazie ad interventi qualificati, offra a quanti le vogliano ascoltare qualche spunto di riflessione e approfondimento.
Dopo le felici esperienze degli anni passati, il 2017 affronta il tema della preghiera partendo dal testo che Gesù di Nazareth ha consegnato ai suoi discepoli: il Padre nostro. Con Tertulliano, scrittore del secondo secolo d.C., la tradizione delle Chiese cristiane vede in quelle parole un compendio di tutto il Vangelo. In esse sono contenute le dimensioni essenziali della predicazione di Gesù e si ritrova come l’introduzione al suo insegnamento e al mistero stesso della sua esistenza.
Anche oggi, ripercorrere questo testo e addentrarsi nelle domande che formula - dal pane quotidiano al perdono reciproco - conduce a scoprire che cosa significhi pregare, se sia possibile parlare a Dio, se non si tratti di una illusione, se possiamo domandargli effettivamente qualcosa. Perché per pregare è indispensabile trovare il cammino del cuore; il cuore inteso non come luogo della vita affettiva e delle emozioni, ma come il centro della persona, punto preciso in cui l’uomo si conosce in verità. È per questa ragione che la preghiera non si può definire come un discorso rivolto a Dio o una riflessione intellettuale sull’essere di Dio. La preghiera cristiana si colloca su un altro piano. È un dialogo tra due esseri.
+ Renato Boccardo

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Righetto Cionchi

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