La Costituzione conciliare sulla liturgia, Sacrosanctum Concilium, al n. 109 afferma: “Il duplice carattere del tempo quaresimale che, soprattutto mediante il ricordo o la preparazione del battesimo e mediante la penitenza, dispone i fedeli alla celebrazione del mistero pasquale con l'ascolto più frequente della parola di Dio e con più intensa preghiera, sia posto in maggiore evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi liturgica. Perciò: si utilizzino più abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano alcuni dalla tradizione antica; lo stesso si dica degli elementi penitenziali. Quanto alla catechesi poi si imprima nell'animo dei fedeli, insieme con le conseguenze sociali del peccato, quell'aspetto proprio della penitenza che detesta il peccato in quanto è offesa a Dio; né si dimentichi la parte della chiesa nell'azione penitenziale e si solleciti la preghiera per i peccatori”.

Il Vaticano II ha ispirato il rinnovamento del lezionario e del messale in riferimento alle celebrazioni quaresimali. Fedele a questo indirizzo, la riforma ha ridato alla quaresima prima di tutto il suo orientamento pasquale-battesimale; ne ha fissato il tempo con decorrenza dal Mercoledì delle Ceneri fino alla messa "In Coena Domini" esclusa. Per mantenere l'unità interna ha ridotto il tempo della passione: solo la VI Domenica, che segna l’inizio alla settimana santa, viene chiamata "Domenica delle palme", "de passione Domini". Pertanto, la settimana santa conclude la quaresima ed ha come scopo la venerazione della passione di Cristo a partire dal suo ingresso messianico a Gerusalemme.

La Quaresima è il tempo liturgico in cui il cristiano si prepara, attraverso un cammino di penitenza e conversione, a vivere in pienezza il mistero della morte e risurrezione di Cristo, celebrato ogni anno nelle feste pasquali, evento fondante e decisivo per l'esperienza di fede cristiana. Essa si articola in cinque domeniche, dal Mercoledì delle Ceneri alla Messa della "Cena del Signore" esclusa. Le domeniche di questo tempo hanno sempre la precedenza anche sulle feste del Signore e su tutte le solennità. Il Mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno; nei venerdì di Quaresima si osserva l'astinenza dalle carni. Durante il Tempo di Quaresima non si dice il Gloria e non si canta l'alleluia, fermo restando nelle domeniche la professione di fede con il Credo. Il colore liturgico di questo tempo è il viola, è il colore della penitenza, dell'umiltà e del servizio, della conversione e del ritorno a Gesù.

Riassumendo il cammino quaresimale è:

un tempo battesimale, in cui il cristiano si prepara a ricevere il sacramento del Battesimo o a ravvivare nella propria esistenza il ricordo e il significato di averlo già ricevuto;

un tempo penitenziale, in cui il battezzato è chiamato a crescere nella fede, "sotto il segno della misericordia divina", in una sempre più autentica adesione a Cristo attraverso la conversione continua della mente, del cuore e della vita, espressa nel sacramento della Riconciliazione.

La Chiesa, facendo eco al Vangelo, propone ai fedeli alcuni impegni specifici:

ascolto più assiduo della parola di Dio: la parola della Scrittura non solo narra le opere di Dio, ma racchiude una efficacia unica che nessuna parola umana, pur eminente, possiede;

preghiera più intensa: per incontrare Dio ed entrare in intima comunione con lui, Gesù ci invita a essere vigilanti e perseveranti nella preghiera, “per non cadere in tentazione" (Mt 26,41);

digiuno ed elemosina: contribuiscono a dare unità alla persona, corpo e anima, aiutandola a evitare il peccato e a crescere nell'intimità con il Signore; aprono il cuore all'amore di Dio e del prossimo. Scegliendo liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri mostriamo concretamente che il prossimo non ci è estraneo.

La Quaresima è il tempo dell'anno che possiede la maggior ricchezza di testi eucologici (l’insieme di preghiere di un libro liturgico o di una celebrazione). La messa non ha propria solo la prima orazione di ogni giorno, ma anche la preghiera sulle offerte e quella la comunione. Ma, oltre a questi testi obbligatori, sono possibili altri formulari (schemi per l’atto penitenziale, prefazi, preghiere eucaristiche, orazioni sul popolo), che si possono usare liberamente come ulteriore approfondimento del mistero che si sta celebrando.